Roberto Mancini è stato vicino alla Juventus dopo l’esonero di Thiago Motta: alla fine c’è stata una rottura totale e definitiva con il club.
L’ex commissario tecnico della nazionale italiane e dell’Arabia Saudita vuole tornare a mettersi in gioco nel calcio italiano e vuole provare a farlo subito con un club di prima fascia. Non intende più accettare le proposte delle nazionali perché ha deciso di tornare sul campo con il lavoro quotidiano e fino a pochi giorni fa era viva la pista che portava alla Juventus.

Roberto Mancini e la Juventus sono stati molto vicini ma poi c’è stata la spaccatura totale e defintiva che ha fatto saltare il banco: ora sono stati svelati i motivi.
Juventus, Mancini era molto vicino: il retroscena
La Juventus ha deciso di cambiare allenatore pochi giorni fa e di salutare anzitempo Thiago Motta che ha vissuto una stagione poco positiva sotto tutti i punti di vista. Sportivamente non c’è stato niente di positivo alla Juve, tutte le aspettative sono state disattese e tutto quello che sembrava poter nascere non c’è stato.
Si è parlato di diversi allenatori in orbita Juventus come traghettatori fino a fine stagione o di nuovi accordi che sarebbero potuti nascere a medio-lungo termine e alla fine la società ha deciso di andare su Igor Tudor che conosce benissimo l’ambiente.
Tra i nomi sondati e anche molto vicini c’era anche quello di Roberto Mancini: l’ex ct della nazionale dopo una lunga trattativa ha deciso di rifiutare.
Mancini-Juventus: rottura definitiva, i motivi
Roberto Mancini è stato uno dei nomi sondati dalla Juventus. I bianconeri, però, in un momento di difficoltà assoluta, avrebbero voluto affidare la rosa a un allenatore che potesse garantire anche solo la presenza e il massimo impegno per i prossimi tre mesi della stagione, per poi prendersi del tempo per valutare.
Alberico Evani, storico amico e braccio destro di Mancini, a Telelombardia ha svelato sostanzialmente i motivi che hanno portato Mancini a non prendere in considerazione l’opzione Juventus e quindi alla rottura definitiva dei rapporti con la dirigenza attuale.
“Un contratto di tre mesi non è proprio il massimo“, ha svelato Evani, “quindi ha preso tempo perché sa che ha un profilo che prima o poi trova spazio in situazioni importanti“.

Mancini non allenerà la Juventus: nemmeno da luglio
La rottura tra Mancini e la Juventus potrebbe essere totale e definitiva perché non sembrano esserci assolutamente le basi per costruire un progetto a medio-lungo termine, come invece avrebbe voluto il tecnico italiano.

E lo stop alle trattative potrebbe essere stato definitivo, con eventuali contatti che non ripartiranno neppure a stagione finita: Mancini cercherà altre opzioni in Serie A o nei campionati stranieri per ripartire.