Ha rotto il silenzio, dopo l’assenza a causa di un problema personale, per una condizione di salute che lo ha costretto al forfait.
Prima della sosta per le Nazionali, non è stato impiegato dal suo allenatore in Serie A a causa di un problema non da poco, per quella che è stata la condizione febbrile che ha spaventato e non poco la sua famiglia, oltre che la sua squadra.

“Sospetto mononucleosi”. Ha rivelato così in un’intervista il calciatore di Serie A che è tornato ad oggi disponibile, dopo le cure in ospedale. Ha ricevuto assistenza con lo stato febbrile che aveva allarmato, secondo quanto ha raccontato tra le sue stesse dichiarazioni dopo il ricovero in ospedale, per quello che è stato rivelato dal giocatore stesso che adesso, ha passato quei terribili momenti di paura.
“Sospetto mononucleosi”: gli attimi di paura per l’esterno di Serie A
Il peggio è passato e lo ha raccontato adesso, dopo i giorni che ha vissuto interrogandosi con i medici su cosa gli stesse accadendo.
Il calciatore di Serie A, a dire il vero, ha vissuto un po’ di alti e bassi in questa stagione con la sua squadra. Il problema sulla sua assenza era legato allo stato febbrile, che ha spaventato tutti per quella che è stata definita come “sospetta mononucleosi” dai medici che hanno effettuato tutte le analisi su Sosa.
L’esterno del Torino ha infatti dichiarato pubblicamente, in un’intervista rilasciata in Croazia, dei momenti vissuti in ospedale. Adesso sta bene e in realtà era già in buone condizioni quando il suo allenatore, Paolo Vanoli, ha deciso di non rischiare.

L’intervista dell’esterno in Serie A: “Sono stato in ospedale”
Adesso si allena e sta bene, ma è nell’intervista rilasciata a Sportske Novosti che Borna Sosa racconta il “calvario” vissuto in quest’ultimo periodo. Problemi seri di salute che non hanno permesso al giocatore stesso di rendere a buoni livelli, col Torino che ha scelto di escluderlo dall’ultima sfida giocata contro l’Empoli prima della sosta. Nell’intervista, Sosa ha dichiarato: “Sono stato in ospedale, ho avuto la febbre alta per dieci giorni. È stato strano, si sospettava potessi avere la mononucleosi. Un disastro, però per fortuna il peggio è passato. Dopo il virus che ho preso, contro Monza e Parma non ero ancora pronto. Poi però con l’Empoli ero al 100% e il tecnico mi ha lasciato in panchina. Vediamo adesso che sono tornato”.