Michele Di Gregorio, portiere del Monza, è una delle belle sorpresa dei primi mesi della Serie A. Il numero 16 dei brianzoli si è preso sin da subito la titolarità nonostante la concorrenza di Alessio Cragno, già esperto di Serie A e arrivato in pompa magna per prendersi i pali del club neopromosso.
Di Gregorio la “sorpresa” del Monza: parla l’agente
Cresciuto nelle giovanili dell’Inter, Michele Di Gregorio ha dovuto lasciare i colori nerazzurri per trovare continuità e la dimensione giusta. Prima in Serie C e Serie B, poi la chiamata del Monza di Adriano Galliani che ha cambiato le carte in tavola. L’anno scorso, in serie cadetta è stato uno dei protagonisti assoluti della promozione in Serie A del club brianzolo. E quest’anno, alla prima esperienza in Serie A, è riuscito a prendersi il posto da titolare nonostante l’arrivo di un portiere esperto come Cragno.
Il suo agente, Carlo Alberto Belloni, in esclusiva ai nostri microfoni ha raccontato il Di Gregorio inedito, il dietro le quinte di un portiere dedito al lavoro e alla famiglia, dai sani principi e con tanta voglia di affermarsi tra i grandi.
“Per me non è una sorpresa la sua titolarità in Serie A. Quando abbiamo iniziato questa avventura con il Monza il direttor Galliani ci aveva parlato della volontà di salire e Michele ha lavorato tanto per esserci. L’estate, poi, è stata molto movimentata anche per l’arrivo di Cragno e sui giornali si parlava del suo ruolo da secondo. Inizialmente non l’aveva presa benissimo perché sapeva di essere stato uno dei protagonisti della cavalcata del Monza in Serie A e non gli sembrava giusto. Poi si è messo a lavorare con la forza d’animo e di volontà che lo contraddistingue e ora è il titolare del Monza”.
Tutte le news sul calciomercato italiano e non solo: CLICCA QUI
Monza, agente Di Gregorio: “Ricorda Zegna”
Nove su nove da titolare: se lo aspettava pur con un compagno di reparto come Cragno? “In realtà questa è un po’ la storia della sua vita. Quando siamo andati via dal settore giovanile dell’Inter doveva essere sempre il secondo al Renate, al Novara, al Pordenone e al Monza, poi alla fine ha sempre lavorato tanto e si è preso il posto da titolare. Inoltre ora il suo cammino è anche accompagnato da un nuovo preparatore dei portieri che gli dà fiducia così come gliel’hanno data Stroppa e Palladino. Anche gli allenatori sono stati importanti per lui, gli hanno fatto capire quanto è importante per il Monza”.
Quali sono le sue caratteristiche migliori? “Io lo conosco da 10 anni ormai. Michele è stato uno dei primi ragazzi che ho preso nella mia scuderia. Io lo chiamo capitano, perché nella Primavera dell’Inter lo era e perché per qualità e caratteristiche ha tutte le doti di un capitano. Nonostante sia un classe ’97 ha la testa libera dalle distrazioni esterne come i social. È molto legato alla famiglia, è un ragazzo dai sani valori e sani principi: è molto genuino. Per me è come il Walter Zenga moderno. Tanti agenti hanno provato a portarlo sotto la propria ala ma lui è sempre rimasto fedele a me: siamo cresciuti insieme. Io ero un giovanissimo agente e lui un piccolo calciatore e alla fine siamo arrivati insieme a tagliare traguardi importanti”.
LEGGI ANCHE >>> Ultime notizie Monza: Berlusconi può cedere il club? Le ultime
Di Gregorio torna all’Inter? Le parole dell’agente
Di Gregorio arriva dalla Primavera dell’Inter: sogna di tornarci in futuro? “Parto con la premessa che sta bene al Monza ed è molto concentrato su quello che è il lavoro con il suo club. All’inizio della stagione, quando abbiamo avuto nuovi colloqui con Galliani e la dirigenza, abbiamo fatto inserire l’obbligo di riscatto perché Monza è l’ambiente perfetto per continuare a crescere. Poi lui è di Milano e anche il trasferimento in una città non lontana dalla famiglia sapevamo gli avrebbe fatto bene. Detto questo, poi, ha vestito la maglia dell’Inter la prima volta a 6 anni. È cresciuto dai pulcini alla Primavera, ne è diventato capitano e poi è dovuto andare via per giocarsi le sue carte. Abbiamo sempre pensato che, al di là della categoria, era importante giocare. L’Inter è sempre parte di lui, è normale e se in futuro ci sarà la possibilità, chissà…”.
Sogno Italia? “La Nazionale è il sogno di tutti. Michele non è più giovanissimo, nonostante abbia solo 25 anni e davanti a sé abbia ancora 10 anni di Serie A. Quindi mai dire mai. Ma è uscito dal giro della Nazionale dopo l’Under 17. Non è un’ossessione, continuerà a lavorare con il Monza senza pensare all’esterno”.
LEGGI ANCHE >>> Ultime notizie Monza: la “strana” scoperta su Berlusconi